sabato 24 maggio 2008

Prendiamocene cura ...

Dopo aver atteso che qualcosa mi colpisse allo stomaco. Dopo aver cercato di toccare con mano le diverse realtà e bisogni del mio territorio, sono finalmente pronta e felice di dirlo.

Il ricavato della vendita del mio libro sarà devoluto, per il tramite del comitato Andos di Pordenone, al progetto "Prendersi cura della famiglia che cura". Servirà in particolare a sostenere economicamente singoli casi di bisogno che ci verranno segnalati dai volontari dello sportello informativo del progetto stesso. Il costo di un biglietto del treno per raggiungere un famigliare ricoverato, o piuttosto quello di notti in albergo, o chissà, altri piccoli ma concreti bisogni che i famigliari e i malati incontrano nel loro percorso con il cancro. A questo servirà l'acquisto di "Mi riprendo il biglietto.Un nuovo cielo dopo la chemio". Ed è questo lo spiritto che Donando, l'editore, ha sempre perseguito nei suoi progetti: essere cioè al fianco di chi non ha nè voce, nè mezzi.
“Prendersi cura della famiglia che cura” è il progetto che mette in sinergia tutte le 13 associazioni oncologiche della provincia di Pordenone in collaborazione con i Servizi Pubblici del territorio. “Prendersi cura” è, cioè, il primo caso in Italia di una rete interattiva e continuativa che unisce le forze di Andos, Avo, Angolo, Ados, Laringectomizzati, Lega Tumori, Insieme, Ail, Agmen, Fondazione Biasotto, La Fenice, e Via di Natale.
Nato nell’autunno del 2006 consiste in uno sportello informativo e in un centro di ascolto e auto-mutuo aiuto rivolti al sostegno dei malati oncologici, dei loro familiari, dei volontari e degli operatori dell’area oncologica.

L’idea, infatti, è nata dalla consapevolezza che spesso le persone che si prendono cura di un malato oncologico si trovano ad affrontare molte difficoltà: possono aver bisogno, così come le persone malate, di un sostegno, di uno spazio in cui poter manifestare il proprio vissuto ed i propri pensieri

  • La prima azione è stata l’avvio di due gruppi di auto mutuo aiuto attivi da gennaio 2007: “Aver cura della famiglia che cura” rivolto ai malati oncologici e alle persone che se ne prende cura e “Ama per elaborare il lutto” rivolto alle persone che stanno cercando di elaborare un lutto.
  • La seconda iniziativa è stata l’attivazione di uno Sportello Informativo Oncologico presso Azienda Ospedaliera “S. Maria degli Angeli” (Padiglione B) gestito dai volontari delle associazioni oncologiche ed orientato a guidare all’utilizzo delle risorse esistenti nel territorio (associazioni, gruppi ama, servizi sociali e sanitari). Informare le persone rispetto alle risorse presenti nel territorio e ai servizi che vengono offerti, aiutarli a capire a chi si possono rivolgere per chiedere informazioni corrette, anche pratiche (permessi, invalidità, presidi, informazioni sanitarie), è un contributo significativo che i volontari possono offrire al malato e alla famiglia.
  • Saranno presto avviati due Centri di Ascolto gestiti da volontari. Uno spazio individuale nel quale potersi esprimere liberamente, richiedere informazioni ed essere accolti ed ascoltati senza fini terapeutici. È semplicemente uno scambio tra pari, una condivisione di esperienze vissute.
  • Da giugno 2007, 25 volontari delle 13 associazioni oncologiche promotrici del progetto stanno frequentando un corso di formazione permanente per acquisire le competenze e le informazioni necessarie alla gestione dello sportello informativo e dei due centri di ascolto.









Per informazioni:
tel: 348 - 9014747
e-mail: ass.oncologichepn@libero.it
sito-web: www.associazionioncologichepn.it



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