
Il ricavato della vendita del mio libro sarà devoluto, per il tramite del comitato Andos di Pordenone, al progetto "Prendersi cura della famiglia che cura". Servirà in particolare a sostenere economicamente singoli casi di bisogno che ci verranno segnalati dai volontari dello sportello informativo del progetto stesso. Il costo di un biglietto del treno per raggiungere un famigliare ricoverato, o piuttosto quello di notti in albergo, o chissà, altri piccoli ma concreti bisogni che i famigliari e i malati incontrano nel loro percorso con il cancro. A questo servirà l'acquisto di "Mi riprendo il biglietto.Un nuovo cielo dopo la chemio". Ed è questo lo spiritto che Donando, l'editore, ha sempre perseguito nei suoi progetti: essere cioè al fianco di chi non ha nè voce, nè mezzi.
“Prendersi cura della famiglia che cura” è il progetto che mette in sinergia tutte le 13 associazioni oncologiche della provincia di Pordenone in collaborazione con i Servizi Pubblici del territorio. “Prendersi cura” è, cioè, il primo caso in Italia di una rete interattiva e continuativa che unisce le forze di Andos, Avo, Angolo, Ados, Laringectomizzati, Lega Tumori, Insieme, Ail, Agmen, Fondazione Biasotto, La Fenice, e Via di Natale.
Nato nell’autunno del 2006 consiste in uno sportello informativo e in un centro di ascolto e auto-mutuo aiuto rivolti al sostegno dei malati oncologici, dei loro familiari, dei volontari e degli operatori dell’area oncologica.
L’idea, infatti, è nata dalla consapevolezza che spesso le persone che si prendono cura di un malato oncologico si trovano ad affrontare molte difficoltà: possono aver bisogno, così come le persone malate, di un sostegno, di uno spazio in cui poter manifestare il proprio vissuto ed i propri pensieri
Nato nell’autunno del 2006 consiste in uno sportello informativo e in un centro di ascolto e auto-mutuo aiuto rivolti al sostegno dei malati oncologici, dei loro familiari, dei volontari e degli operatori dell’area oncologica.
L’idea, infatti, è nata dalla consapevolezza che spesso le persone che si prendono cura di un malato oncologico si trovano ad affrontare molte difficoltà: possono aver bisogno, così come le persone malate, di un sostegno, di uno spazio in cui poter manifestare il proprio vissuto ed i propri pensieri
- La prima azione è stata l’avvio di due gruppi di auto mutuo aiuto attivi da gennaio 2007: “Aver cura della famiglia che cura” rivolto ai malati oncologici e alle persone che se ne prende cura e “Ama per elaborare il lutto” rivolto alle persone che stanno cercando di elaborare un lutto.
- La seconda iniziativa è stata l’attivazione di uno Sportello Informativo Oncologico presso Azienda Ospedaliera “S. Maria degli Angeli” (Padiglione B) gestito dai volontari delle associazioni oncologiche ed orientato a guidare all’utilizzo delle risorse esistenti nel territorio (associazioni, gruppi ama, servizi sociali e sanitari). Informare le persone rispetto alle risorse presenti nel territorio e ai servizi che vengono offerti, aiutarli a capire a chi si possono rivolgere per chiedere informazioni corrette, anche pratiche (permessi, invalidità, presidi, informazioni sanitarie), è un contributo significativo che i volontari possono offrire al malato e alla famiglia.
- Saranno presto avviati due Centri di Ascolto gestiti da volontari. Uno spazio individuale nel quale potersi esprimere liberamente, richiedere informazioni ed essere accolti ed ascoltati senza fini terapeutici. È semplicemente uno scambio tra pari, una condivisione di esperienze vissute.
- Da giugno 2007, 25 volontari delle 13 associazioni oncologiche promotrici del progetto stanno frequentando un corso di formazione permanente per acquisire le competenze e le informazioni necessarie alla gestione dello sportello informativo e dei due centri di ascolto.
Per informazioni:
tel: 348 - 9014747
e-mail: ass.oncologichepn@libero.it
sito-web: www.associazionioncologichepn.it
tel: 348 - 9014747
e-mail: ass.oncologichepn@libero.it
sito-web: www.associazionioncologichepn.it
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