lunedì 26 gennaio 2009

testimoniare il dolore...

Penso che ogni giorno ognuno a modo suo faccia testimonianza di dolore, e anche di gioia… naturalmente. Ad ogni frase detta o sguardo tradito c’è una testimonianza, volenti o nolenti. Basta prestare attenzione. Ma c’è ovviamente differenza a mettersi a nudo davanti ad un pubblico, o di lettori o di auditori. C’è dell’intimo che viene fuori e allora ti chiedi: perché farlo? Da un anno quasi esatto sto portando in giro per il territorio della mia piccola provincia italiana, nel web ben più nazionale, la mia testimonianza con la malattia. E’ arrivato il momento del bilancio e allora mi chiedo perché sto testimoniando? In realtà me lo sono sempre chiesto e ho sempre risposto: testimonio per me stessa. Oggi più che mai questa frase è vera, perché nel percorso ho poco a poco risalito la china delle mie paure, delle mie rabbie, delle mie vergogne e ora sento di poter andare in giro a testa alta…non perché l’ho detto a tutti che ho avuto il cancro e che ne sono guarita, ma perché così facendo ho dato modo ad altri di venire a dirmi: sai, è successo anche a me! Ecco perché testimoniare, ecco soprattutto perché io continuo a testimoniare: è qualcosa di egoistico, ma di sano, profondamente giusto per un essere umano che ha il diritto di chiedersi “perché è successo proprio a me”? e che nell’esternarlo si accorge che gli vengono incontro decine e decine di uomini e di donne con il suo stesso bagaglio emotivo. Le diagnosi, le cure, i percorsi sono ciascuno diverso dall’altro, ma le emozioni, quelle sono universalmente umane. Ecco allora: testimoniare serve a condividere e a smuovere paure e a creare una rete di sostegno umana prima ancora che medica. A creare specchi che ti riflettono e ti fanno sentire meno la solitudine che ti scaglia addosso una diagnosi di malattia. La testimonianza serve al paziente per se stesso, serve al paziente per altri pazienti e famigliari e serve anche al medico e all’operatore per meglio entrare nella patologia. Per meglio comunicare. Testimoniare serve, questa è la mia opinione e questa resta la mia testimonianza.

Comune di Porcia (Pn)

Giovedì 5 febbraio, ore 21

Casello di Guardia

Testimoniare il dolore: terapia per l'anima?


Incontro dibattito con ospiti:
MARIA ANTONIETTA ANNUNZIATA dirigente psicologo Cro di Aviano
IVANA TRUCCOLO responsabile Biblioteca scientifica e per i pazienti Cro di Aviano
MARILENA BONGIOVANNI presidente associazione Angolo Aviano


Modera:
ANTONIO BACCI giornalista Messaggero Veneto


Sarà presente l’autrice del libro "Mi riprendo il biglietto. Un nuovo cielo dopo la chemio"
MILENA BIDINOST


P.s. L'ho saputo poi, a cose già organizzate che proprio il 5 febbraio è giorno di Sant'Agata, patrona di Catania e protettrice delle donne operate al seno (http://www.andosonlusnazionale.it/home/display/page/CHI_SIAMO-STORIA#2)
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Milena, mi dispiace utilizzare questo spazio senza scrivere qualcosa di importante ma ho bisogni di mettermi in contatto con te, mi chiamo Elisa e ti ho anche mandato una e-mail qualche giorno fa. Come posso fare per conattarti?

Anonimo ha detto...

Ciao Elisa, mi spiace ma non ho visto la tua mail. cmq riprova a scrivermi e mal che vada mi trovi anche in facebook, da lì puoi inviarmi un messaggio con la tua mail...Milena